Description
Il protagonista della storia è Michałek, un ragazzo di cinque anni e il suo cagnolino Czika. I tedeschi chiudono la famiglia di Michałek nel ghetto e li costringono a sbarazzarsi del cagnolino e poi, un giorno vengono a prendere sia il ragazzo che i suoi genitori. Grazie ad un nascondiglio la famiglia riesce però a sopravvivere alla guerra. Dopo la liberazione, il ragazzo riesce a recuperare il suo amato animale domestico, il quale era dato ad Hana, un’amica polacca di famiglia che viveva in campagna. Questa storia raccontata con un linguaggio accessibile deve facilitare l’insegnamento sulla tragedia degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa è una proposta per genitori e insegnanti che vogliono portare questo argomento difficile ai loro bambini e studenti.
Un grande valore del libro sono le illustrazioni ispirate alle fotografie d’archivio del ghetto di Radom, in cui fu imprigionata Bataszewa Dagan.
Batszewa Dagan nacque il 8 settembre 1925 r. a Łódź sotto il nome di Izabella Rubinstein. Dopo l’entrata dei tedeschi nella sua città natale, lei scappò con i suoi genitori e fratelli a Radom. Durante la sua permanenza nel ghetto di Radom si unì all’organizzazione segreta giovanile Hashomer Hacair. A nome di questa organizzazione viaggiò nel ghetto di Varsavia, da dove contrabbandò la rivista “Pod Prąd” a Radom. Nel 1942 scappò dal ghetto di Radom e grazie ai documenti falsi riuscì ad arrivare in Germania. Dopo alcuni mesi fu arrestata e mandata ad Auschwitz, dove rimase fino all’inizio del 1945., quando fu evacuata con le altre prignioniere a Ravensbrück, e successivamente a Malchow. Il 2 maggio 1945 fu liberata dall’esercito britannico. Dopo la liberazione si trasferì in Palestina, dove insieme con suo marito, Paul, addottarono il cognome Dagan. Ha lavorato come l’insegnante d’asilo, poi come psicologa e docente nel seminario per gli insegnanti. Ha cerato un metodo psicologico-pedagogico che aiuta a insegnare ai bambini e ai giovani la Shoah ed è anche l’autrice di diverse pubblicazioni per bambini e giovani usate nell’insegnamento sull’Olocausto.